Grande plauso a Orsola Gerbasio (IV A EU) per l’ottimo risultato raggiunto in occasione del concorso promosso dall’Associazione AGAPE ODV di Cosenza dal titolo: Mamme in Guerra, concorso che ha voluto far riflettere i ragazzi sulle tragiche condizioni di vita che molte madri sono costrette ad affrontare negli scenari di guerra e sulla lotta per la sopravvivenza contro un nemico invisibile come il tumore, che molte donne combattono.
La studentessa ha dimostrato notevole impegno e creatività, cimentandosi nella realizzazione di una poesia dal titolo: “L’amore di una mamma” e meritando l’assegnazione di due buoni premio spendibili presso Mediaworld e Feltrinelli. Iniziative come queste rafforzano il legame tra scuola e valori civici. La finalità principale dell’Associazione AGAPE ODV (Cosenza) è quella di avvicinare, soprattutto i giovani, al mondo del volontariato attraverso azioni positive di solidarietà. Il concorso, ad esempio, organizzato in collaborazione con lo Sportello Rosa, include la possibilità per le scuole vincitrici di aiutare famiglie di alunni in condizioni economiche disagiate, promuovendo legami solidali all’interno della comunità scolastica.
Di seguito la poesia di Orsola:
L’AMORE DI UNA MAMMA
Il suo capo si spogliava lentamente
Della chioma, come alberi d’inverno
Perdono i colori.
“È solo la conseguenza
Di un sovraccarico psicologico”,
diceva, disegnando un sorriso
per rassicurare chi amava.
Il sapore metallico della chemio
Le avvelenava i dialoghi,
silenzioso tormento.
Aveva seni cuciti,
cicatrici mute,
che chiedevano solo rispetto.
Ogni sera si cercava
Allo specchio,
tra pelle spenta
e occhi prosciugati.
Non era più la stessa.
Non sollevava il figlio,
non correva,
ma narrava favole seduta,
cantava con voce leggera,
piena ancora di fantasia.
Le notti erano infinite:
ossa, respiro, mente,
tutti dolenti.
Temeva il domani,
di lasciare foto
al posto di abbracci.
Eppure si alzava ogni giorno,
col pigiama divenuto uniforme,
la luce nemica,
ma il cuore colmo di speranza.
Era una mamma in guerra,
senza fucili,
ma armata di amore,
quello che la teneva in piedi,
che la faceva resistere,
più forte del tumore,
più vera della paura.
B. Marchio Ufficio Stampa


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