La storia

Biblioteca “S. Rodotà”

La Biblioteca vanta oggi una collezione di circa ottantamila volumi, custoditi nei nuovi locali adibiti all'interno del Liceo Classico Telesio.

Cos'è

Le Persone

Giacoia DIRETTORE

Prof.ssa Antonella Giacoia – direttorebiblioteca@liceotelesiocosenza.edu.it 

 

RESPONSABILE DELLA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO DOCUMENTARIO E DELLE ATTIVITA’ DELLA BIBLIOTECA

RESPONSABILE E REFERENTE SBN LICEO TELESIO

Prof.ssa Silvana Gallucci

silvanagallucci@liceotelesiocosenza.edu.it

 

RESPONSABILE DEI SERVIZI

BIBLIOTECARIO CATALOGATORE

Prof.ssa Patrizia Baldino 

patriziabaldino@liceotelesiocosenza.edu.it

La Storia

La storia della costituzione della Biblioteca del Liceo Classico ‘Bernardino Telesio’ e del suo Fondo Librario Antico si legano al percorso secolare di questa istituzione scolastica, da annoverare tra i centri culturali più antichi della città di Cosenza e dell’Italia meridionale. Le origini del liceo risalgono già al Collegio che i Padri Gesuiti, giunti in città nella metà del Cinquecento, progettarono ed edificarono, insieme alla Chiesa intitolata a Sant’ignazio di Loyola, sul colle Pancrazio, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. Ma probabilmente ancora prima, Cosenza era stata sede di un Collegium o Ratio studiorum dei Domenicani da cui potrebbero provenire alcuni dei testi teologici presenti nel fondo.
In questa struttura, come in altre loro sedi, i Padri Gesuiti crearono una biblioteca della quale si ha notizia da sole fonti indirette, che non specificano tuttavia la consistenza libraria o la tipologia di opere in essa contenute. Quando nel 1767 il decreto di espulsione dei Gesuiti dal Regno, emesso dal Ministro Tanucci, e la Bolla di Clemente XIII, determinarono l’allontanamento dei Gesuiti, costringendo alla fuga anche quelli del Collegio cosentino, i beni furono venduti all’asta e la biblioteca accorpata a quella del Convento dei Domenicani.
La ricostituzione della biblioteca all’interno dell’ex Collegio dei Gesuiti si avvera negli anni passati alla storia come il ‘decennio francese’, dal 1806 al 1815. Promossa grazie alla sensibilità e lungimiranza di alcuni esponenti in carica al potere del governo francese a Napoli, la Biblioteca del Real Collegio fu realizzata all’interno di un locale vicino all’antico refettorio, dove, negli anni tra il 1815 e 1816, in virtù della liberalità del governo, si dispose il trasferimento dei libri appartenuti al soppresso Convento di S. Domenico di Cosenza e di quelli custoditi in altri conventi della provincia cosentina.
Il 29 novembre del 1818 venne regolamentato l’uso della biblioteca, indicati gli orari di fruizione dei suoi spazi e stabilito che l’accesso ad essa fosse esteso non solo ai membri interni del Real Collegio, ma anche a tutti i curiosi con premura di qualche ricerca letteraria’, ai quali il bibliotecario avrebbe fornito i libri destinati alla sola consultazione. Già dalla sua nascita, La Biblioteca del Real Collegio funzionò dunque alla stregua di una biblioteca pubblica, al pari di quella diventata oggi “Biblioteca Stefano Rodotà” che, in tal senso, continua a perpetuare, secondo la tradizione ottocentesca, la sua funzione di apertura a chi, da qualsiasi luogo geografico, voglia consultare i libri e fruire dei servizi offerti. Una biblioteca che, grazie anche alla catalogazione dei volumi sul sistema online SBN delle Biblioteche Nazionali, dialoga con utenti e intellettuali da tutto il mondo.

La Biblioteca ‘Stefano Rodotà’ del Liceo Classico ‘Bernardino Telesio’ vanta oggi una collezione di circa ottantamila volumi, custoditi nei nuovi locali adibiti all’interno dell’istituto, dopo una rinnovata sistemazione delle sale, del patrimonio librario e delle storiche annate di riviste scientifiche. Una raccolta arricchitasi, negli ultimi anni, grazie a nuove acquisizioni di materiale librario ed a significative donazioni da parte di privati, tra le quali si segnalano i Fondi Luigia De Theo, Leopoldo Conforti, Giacomo Mancini, Domenico Gaudio ed Emilia Perugini, Grazia Marchianò Zolla, Angelo Ermanno Cammarata, Vittorio Puzone, Almirando Vetere, Manfredi, Talarico, Bello, Muzzillo, Vetrano, De Marco, Antonio Guarasci, un fondo questo in dotazione al liceo già dal 1975.
Alla ripresa delle attività della rinnovata biblioteca telesiana, nel maggio del 2016, con l’ufficiale inaugurazione dei locali tenuti a battesimo dal professore Giuseppe Mazzotta, Direttore del Dipartimento di Lingua e Letteratura italiana della Yale University, è seguita poi, nel gennaio 2018, l’intitolazione a Stefano Rodotà, presenti Carla Rodotà, Franco Gallo, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, e i professori Nuccio Ordine, Giacomo Marramao e Vincenzo Roppo. A conferma dello statuto di nuovo polo culturale rivestito dalla Biblioteca Rodotà, il Comune di Cosenza ha inteso inserirla tra gli itinerari turistici della città, segnalandola come luogo di importante significato storico e sede di attività formative di rilievo sul territorio.
Diverse le iniziative promosse dalla biblioteca negli ultimi anni, volte ad incrementare le occasioni di approfondimento e confronto culturale del liceo con la città di Cosenza.
Tra queste, l’allestimento di mostre, alcune di carattere permanente, l’esposizione di materiale bibliografico e fotografico, l’accoglienza e l’organizzazione di giornate di studio, convegni e seminari, che coinvolgono gli studenti e i docenti del Liceo in una costante interlocuzione con un uditorio vasto e con studiosi di fama internazionale. Il Salotto Letterario della Biblioteca nasce infatti dalla precisa volontà di affiancare ai compiti ordinari di una biblioteca iniziative mirate ad una crescita culturale del liceo e della regione, in linea con la natura e l’orientamento stesso dell’istituzione scolastica, nel suo ruolo di custodia, divulgazione e trasmissione di un sapere condiviso.

Il riconoscimento istituzionale ha inteso premiare anche la custodia, nella Biblioteca Rodotà, di una preziosa raccolta di volumi antichi, originario patrimonio librario della secolare istituzione. Notevole, per pregio dei volumi e per la storia della sua formazione, il Fondo Librario Antico della Biblioteca del Liceo Telesio custodisce circa 3000 volumi e venne formandosi intorno a un primo nucleo di testi appartenuto a libraria di centri monastici con successive aggiunte. Volumi di grande valore storico, che vanno da un manoscritto della fine del XIV secolo, oggi digitalizzato. ad alcuni incunaboli, a diverse cinquecentine e svariate seicentine fino ai numerosi testi del Settecento, custoditi nella sezione intitolata alla professoressa Concettina Cammalleri.  La consultazione e la visita del Fondo e della biblioteca sono oggi facilitati dalla realizzazione di QR-code che ne illustrano percorsi e storia.

Grazie al contributo dei Clubs Rotary di Cosenza e Provincia, della Fondazione Totò Morgana, della Regione Calabria, in anni recenti è stato possibile restaurare i più antichi volumi del Fondo nel laboratorio romano del Professore Paolo Crisostomi, docente di patologia del libro antico presso l’Università degli Studi di Urbino e docente della Scuola di Alta Formazione ICRCPAL-Mibac Roma, che ne ha curato il ripristino documentando le faci e le modalità del recupero e la natura degli interventi.

A cosa serve

Le sezioni

La Biblioteca è costituita da un patrimonio librario di circa 35000 unità bibliografiche, per gran parte consultabile a scaffale aperto, organizzate nelle sezioni Fondo Guarasci, Antichistica (intitolata alla Prof.ssa Luigia de Theo), Letteratura Italiana, Lette­ratura straniera, Narrativa, Poesia, Teatro, Filosofia, Scienze e Matematica (intitolata all'Ingegnere cosentino Franco Guido), Storia, Psicologia-Pedagogia, Geografia, Arte, Calabria, Medicina, Dizionari-Enciclopedie, Riviste, Libri di Testo. Le sezioni sono alloggiate in sale diverse e disposte secondo un criterio che facilita la consultazione per aree tematiche e progressione alfabetica degli autori e delle opere. Per la fruizione del patrimonio librario gli utenti possono valersi di personale specializzato preposto al supporto della ricerca e alla logistica delle sale.
A testimonianza della valenza culturale del fondo librario del Telesio, si segnala la presenza di una significativa raccolta di materia­le di natura miscellanea ed epistolografica che documenta l'interesse storico-filologico e scientifico, promosso a fine Ottocento da uno dei reggenti del Liceo, Antonio Siragusa, proveniente dall'Università di Palermo, di insigni studiosi, quali il Wilamowitz, Ernesto Monaci e Oreste Tommasini, nei riguardi dei testi e delle pubblicazioni presenti all'epoca nella biblioteca. Tale materiale è ad oggi in corso di studio a cura dei responsabili della biblioteca. La preziosità del Fondo Antico, la ricchezza delle altre sezioni della Biblioteca, alle quali si uniscono, tra altre, prestigiose raccolte oggi catalogate come Fondo Guarasci, de Theo, Conforti, Vetere, Mancini, Marchianò-Zolla, Cammarata, Perugini- Gaudio, Puzone, Bello. Massimilla, Talarico, Muzzillo, Vetrano, De Marco, conferiscono alla Biblioteca lo statuto di polo culturale significativo della città. Non a caso il Comune di Cosenza ha inteso inserire la Biblioteca Stefano Rodotà del Liceo Classico Bernardino Telesio tra gli itinerari culturali della città di Cosenza. La Biblioteca aderisce al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN WEB) per la catalogazione del materiale librario, attuando una cooperazione bibliotecaria con la Biblioteca Nazionale di Cosenza - polo SBN per la regione Calabria. Secondo i criteri dei poli bibliotecari a cui si affian­ca, la Biblioteca del Liceo Telesio partecipa:
• alla promozione e coordinamento di attività culturali correlate con i beni librari e docu­mentari;
• al supporto e allo sviluppo professionale del personale dei servizi bibliotecari e documen­tari attraverso opportune modalità di aggiornamento;
• al rilevamento periodico dei dati statistici per la conoscenza e la valutazione dello stato delle strutture, dei servizi e dell'utenza;
• alla collaborazione con altri sistemi bibliotecari e con strutture e servizi socioculturali. In forma di partenariato, la biblioteca si vale del supporto dell'Associazione Culturale no profit 'Franco Guido', con la quale collabora per le attività di catalogazione del materiale librario e la promozione di iniziative di carattere culturale.
Il prestito è consentito gratuitamente all'utenza che ne fa richiesta, in numero non superio­re a tre volumi per volta, e per un periodo non superiore a 15 giorni. Sono escluse dal prestito le opere di particolare pregio bibliografico, storico, artistico e archivistico, le riviste e tutte le pubblicazioni a carattere periodico; le enciclopedie, i dizionari, i codici, i commentari ai codici, le antologie, gli annuari; le opere non ancora inventariate e non numerate. L'accesso alla bibliote­ca è reso agibile anche ai diversamente abili.

Il Fondo Antico

Il Fondo Antico della Biblioteca del Liceo Telesio si venne costituendo intorno a un nucleo o dotazione originaria di librerie monastiche, probabilmente quella dei Dome­nicani e dei Gesuiti, con successive aggiunte di testi e documentazione di provenienza varia e di epoche successive. Tale ipotesi è suffragata dall'origine e dalle modalità di costituzione di quel centro di Studia Superio­ra, inizialmente Collegio dei Gesuiti, tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo, che poi divenne, con alterne vicende, dopo la soppressione dell'Ordine e diverse denominazioni, l'attuale Liceo Classico Bernardino Telesio intorno al 1861. Testimoniano questo iter i pochi libri direttamente riconducibili alla Societas lesus, fra cui un manuale dell'inquisitore e forse anche i numerosi testi di carattere scientifico, databili al XVII sec. Più in generale, ne sono attestazione un numero cospicuo di volumi che vanno da un mano­scritto della fine del XIV secolo ad alcuni Incunaboli di fine Quattrocento a diverse Cinquecentine e svariate Seicentine fino al Sette­cento, custoditi nella sezione intitolata alla Prof. ssa Concettina Cammalleri. Un patrimonio proveniente, come definiscono gli ex libris e annotazioni varie, dagli ordini religiosi dei monasteri intorno a Cosenza, soprattutto quello di Celico, soppressi sia in epoca napoleonica, con la legislazione e gli ordinamenti del 1809-1811, sia dopo l'Unità d'Italia. Quale destinazione più coerente, infatti, ai pochi libri sopravvissuti a successive peripezie e prelazioni varie, se non una scuola, un Collegio fra i più prestigiosi della Calabria Citra già in epoca napoleonica, un'età alla quale risale proprio l'istituzione dei licei. A questa dotazione si sono aggiunte successive acquisizioni, donazioni, lasciti, a vario titolo, di studiosi e benefattori, o degli stessi docenti del collegio, per lo più religiosi, come testimoniano alcuni degli ex libris, che costituiscono un'attendibile documentazione dei passaggi dei testi e del loro uso. Allo stesso modo, si può ipotizzare il costituirsi successivo, dalla seconda metà dell'Ottocento fino ai nostri giorni, di una notevole biblioteca, per numero dei volumi, importanza degli autori e fondi librari di privati, generalista, per lo più di impostazione giuridico-umanista, con un forte interesse per le scienze, come documenta la sezione scientifica dotata di testi fondamentali, da Linneo all'Encyclopedie Methodique di Diderot e d'Alembert, da Aldovrandi a Konig, ai libri di fisica e chimica in francese datati all'epoca napoleonica. I testi del Fondo Antico del Liceo Telesio, sia per la veste grafica (il materiale scrittorio, l'apparato iconografico) sia per il contenuto, e nella loro preziosità e a volte unicità, rappresentano e testimoniano un continuum della storia culturale e civile del Liceo, ma soprattutto uno spiraglio di grande significato su quella che poteva essere stata la vita culturale della città di Cosenza, vista da un osservatorio parziale sì, ma privilegiato, il libro a stampa dagli inizi del XV secolo fino al 1824, anno a cui risale un'edizione aggiornata dell'lndex. Molti libri della biblioteca sono stati editi e stampati a Venezia, ad altri è toccato un rifaci­mento, nascondendo o utilizzando parte di altre opere (manoscritti, lette­re, ecc.), come al libro di un monastero che conserva nella sua rilegatura una supplica o dedica a Carlo lii di Borbone. Altri volumi, come il Canzoniere di Galeazzo di Tarsia e le opere di Parra­sio, sono stati restaurati da un certo Altomare, noto Bibliopilo cosentino della seconda metà dell'Ottocento.

La Sala Riviste

La Sala Riviste, intitolata alla memoria di Mar­cello Veraldi, già studente del Liceo Telesio, annovera all'incirca 3500 riviste di carattere miscellaneo. Fra tutte è da segnalare la presti­giosa raccolta dei volumi de 'La Nuova Antolo­gia', che comprende saggi di carattere scientifi­co, letterario ed artistico, le cui prime edizioni furono curate dalla Tipografia dei Successori Le Monnier a Firenze. I volumi, che vanno dal 1872 sino al 1997, arricchiti da una preziosa rilegatura e dagli 'ex libris' che si trovano al loro interno, costituiscono una collezione che, per interezza e valore, costituisce un 'unicuum' significativo tra le biblioteche del territorio. In particolare, i volumi dei primi anni rappresentano il vero valore aggiunto dell'intera collezione, di cui poche biblioteche in Italia vantano l'intero patrimonio. Degna di nota è la presenza di numerose annate della "Rivista di Filologia" e d'istruzione classica, edita a Torino dalla Loescher. Dei preziosi volumi, stampati per la prima volta nel 1872, la Sala Riviste accoglie la numerazione che va dal 1877 ai primi anni del 1900. Merita menzione la serie delle riviste " Scientia ", edita a Bologna dalla Zanichelli nel 1895, di cui la biblio­teca custodisce le annate dal 1918 ai primi anni del 1930.

Il Salotto letterario

La Biblioteca promuove e privilegia una serie di attività volte ad arricchire le occasioni di approfondimento e confronto culturale del Liceo e della città di Cosenza. Tra queste, l'allestimento di mostre, alcune di carattere permanente, come quella virtuale che illu­stra il patrimonio librario del Fondo Antico e la sua storia, l'esposizione di materiale bibliografico e fotografico, l'accoglienza e l'organizzazione di giornate di studio, con­vegni e seminari, che coinvolgono gli studenti e i docenti del Liceo con un uditorio più vasto e con studiosi e autori accolti nel Salotto Letterario della Biblioteca, intitolato al Prof. Antonino Ferrara. Il Salotto Letterario della Biblioteca, che si vale di cento posti, nasce dalla volontà di affiancare ai compiti ordinari di una biblioteca iniziative mirate allo sviluppo e promozione culturale dell'intero territorio, in linea con la natura e l'orientamento stesso dell'istituzione scolastica, nel suo ruolo di custodia, divulgazione e trasmissione di un sapere condiviso.

Come si accede al servizio

La biblioteca "Stefano Rodotà" dal 27 settembre 2023 seguirà il consueto orario:
dalle ore 8:30 alle ore 17:30

Servizio online

Contatti

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